Arte greca (periodo ellenico)

Funzione dell’arte

L’arte ha funzione sociale . L’artista esprimeva lo spirito della collettività e spesso gli si chiedeva questo. La religione è sempre esistita: prima con la magia, poi con il culto dei morti. In onore degli dei gli architetti lavoravano per trovare proporzioni più armoniose. L’architettura, la scultura, la pittura si svilupparono sotto il motivo divino. L’arte era una forma di culto

I Dori scendono a Corinto, poi nel Peloponneso, escludendo però l’Attica

La tecnologia di costruzione di monumenti ciclopici è andata persa => i Dori non costruiscono opere architettoniche perché non hanno la tecnica , si limitano a sviluppare l’ arte della ceramica

Ci rimangono solo testimonianze visive perché ancora non avevano introdotto la scrittura

Alla fine del medioevo ellenico si forma la nuova cultura => formazione della religione olimpica => gli dei vengono rappresentati con sembianze umane perché i greci vogliono rappresentare nelle divinità la razionalità della forma mentis dell’uomo (l’uomo è accomunato agli dei per la ragione) => esaltazione della ragione umana

Il divino nelle arti micenee e cretesi si trova soltanto in elementi come le corna o il labrys

Molte statue erano connesse con il culto , servivano alla decorazione interna e esterna dei templi od erano degli ex-voto, altre statue erano commemorative di avvenimenti storici o di giochi . La tematica era mitologica e leggendaria . Tutte le statue erano colorate e avevano molti dettagli di diversi materiali.

Il teatro e il tempio:

  • teatro e tempio venivano costruiti in pietra, in sostituzione del legno, affinché mantenessero nel tempo la loro forma
  • la casa di abitazione invece non aveva significato simbolico, i greci non sentivano il bisogno di fissare la forma della casa perché era solo un luogo di ricovero
  • fondamentale nella società greca è far parte della polis, essere polites
  • nell’ellenismo ci sono rimaste case perché vi erano i dignitari del re che volevano manifestare il loro potere costruendo ville
  • non vi sono edifici pubblici perché la vita politica si svolgeva nell’agorà per la grandissima folla che affluiva alle assemblee => inizia ad esserci l’edificio pubblico quando la totalità democratica sparisce
  • tempio e teatro erano costruiti in pietra perché la loro immagine assumevano significato simbolico => servivano per formare la forma mentis del cittadino
  • la religione cretese e micenea non avevano in un primo tempo immagine sacre => in seguito nasce il tempio proprio quando la divinità viene rappresentata nella forma umana perché gli dei sono forze della natura dotate dell’intelletto, come l’uomo => solo uomo e dio possiedono la ragione => si sente il bisogno di ospitare le divinità => si costruiscono templi e si riprende il megaton per proteggere l’immagine del dio
  • il temenos recintava la zona sacra in modo tale che il tempio fosse isolato nell’ambiente naturale

Il tempio

Il tempio era compreso in un recinto sacro ( temenos ) con una serie di altri edifici: tesori, portici, monumenti, ginnasi, stadi.

Il tempio:

  • Il tempio si vedeva isolato da est, quindi dalla parte porticata
  • il rapporto vuoto-pieno costituisce un ritmo stabile , un modulo ripetitivo che funge da unità di misura per tutti i componenti del tempio => aria e spazia grazie a questa nuova unità di misura diventano misurabili
  • il tempio é icona delle poleis ; i ritmi del tempio si adattano alla concezione della forma mentis del polithV => nella storia cambiano le proporzioni del tempio, in corrispondenza del cambiamento della mentalità del polithV

Elementi del tempio:

  • tutto il tempio poggia sullo stereobate (la crepidine è l’insieme dei scalini)
  • La pianta è basato su naos (cella a pianta rettangolare principale in cui risiede la statua votiva), pronaos (entrata del naos contenente un colonnato) e opistodomos (cella posta nel retro del tempio contenente le offerte dei religiosi)
  • Il tempio a seconda del peristilio (colonnato) può essere: diptero (due file di colonne su ogni lato), periptero (colonne su ogni lato), anfiprostilo (colonne su entrambe le fronti, ma non sui lati)
  • il fusto è scanalato e rastremato (la rastremazione ossia il rigonfiamento, enthasis, della parte centrale della colonna, conferiva alla colonna elasticità)
  • il capitello è formato da un echino (sorta di cuscinetto rigonfio) sormontato dall’ abaco (un dado disadorno) sostenente un architrave liscio e continuo
  • l’architrave sostiene il fregio , suddiviso in triglifi (rettangoli solcati in verticale) e metope (spazi rettangolari che potevano essere lisci o scolpiti o dipinti).
  • sul capitello (che funge da raccordo tra colonna e architrave) poggia la trabeazione formata da due geison (un cornicione orizzontale e uno inclinato) e da un sima (elemento inclinato sovrapposto al geison)
  • i due spioventi e le cornici formavano due timpani triangolari ( frontoni ) davanti e dietro il tempio
  • veniva usato il colore per evidenziare alcune parti dell’edificio; anche le statue erano policrome

Tipi di colonne

Colonna dorica:

  • diffusa nel Peloponneso e nella Magna Grecia
  • non ha base , poggia direttamente sullo stilobate
  • triglifi e metope si alternano in modo tale che tra due colonne corrispondesse un triglifo
  • composta da diversi rocchi
  • la scanalatura è larga e profonda => tra un solco e un altro c’è uno spigolo => maggiore contrasto chiaro-scuro
  • sensazione di semplicità, di energia

Colonna ionica:

  • diffusa ad Atene, nell’Asia minore e nelle isole dell’Egeo
  • poggia su una base composta da 3 elementi, 2 gonfi ( toroi , a forma di anello) e uno concavo ( gola o trofilos , che contribuiscono a portare dinamicità)
  • il capitello invece dell’echino ha una doppia voluta
  • l’ abaco è diviso in bande orizzontali sormontate da un fregio continuo
  • il rapporto tra altezza e diametro è maggiore delle colonne doriche
  • la scanalatura è più sottile rispetto a quella dorica => tra un solco e un altro lo spigolo è smussato => contrasto chiaro-scuro meno profondo
  • sensazione di finezza e grazia

Colonna corinzia:

  • la colonna è ancora più sottile degli altri ordini
  • il capitello è ornato di foglie d’acanto , invece della voluta

Pittura vascolare

X sec. a.C.: protogeometrico : motivi geometrici, elementi figurativi ridotti al minimo, vasi dal ventre capce, orlo spesso, piede espanso

IX-VIII sec. a.C. : geometrico : motivi astratti, compare la figura umana, vasi funerari di grandi dimensioni, superficie esterna ricoperta da decorazioni, le rappresentazioni erano bidimensionali, anfore alle donne, crateri agli uomini

700 a.C.: protocorinzio : notevole animazione delle decorazioni, uso del rosso e del bianco, linee orizzontali,

Da VIII sec. a.C.: protoattico : rottura con la tradizione geometrica, apertura a influssi orientali, uso delle figure nere corinzie, gamma cromatica ampliata ( Dypilon )

Atene: vasi con figure umane geometrizzate (Es. dypilon)

Le isole greche erano influenzate dal tema naturalistico orientale:

  • Cicladi e Corinto: figure piene che si distinguono l’una dalle altre
  • Stambecchi da Rodi : motivo ripetuto e rappresentazione a disegno, il fondo del vaso è bianco, traccia i contorni delle immagini
  • Corinto influenzata dall’oriente perché si trovava sull’istmo ed aveva ottimi rapporti commerciali con l’oriente

Dypilon => protoattico: figure umane non più geometrizzate, colte nel movimento naturale, primi abbozzi di dinamica, rappresentano anche scene mitologiche => testimonianza della nascita del mito

Vasi greci:

1° fase (Sophilos, Kleitias, Exekias):

  • pittura a figure nere : il vaso ha colore naturale, mentre le figure sono dipinte di vernice nera
  • le figure sono incise, ricoperte di vernice e incise di nuovo per creare le linee di contorno (ripristinando il colore originario del vaso) => figure astratte, linee rigide
  • le figure erano nere, ma anche bianche e violacee, unici colori resistenti alla cottura del vaso
  • si dividono in due periodi:
  • 1° periodo: figure disposte a nastro , sovrapposte come nel medioevo ellenico => Vaso Francois (Kleitias)
  • 2° periodo: si cercano scene principali che vengono dilatate sulla pancia del vaso
  • i vasi possono avere: collo e piede decorati (Exekias) o collo e piede neri con finestre (metope) sulla pancia (Exekias)

2° fase (Kleophrades):

  • pittura a figure rosse : le figure sono “risparmiate” e intorno circondate da nero
  • le linee di contorno sono tracciate con un pennellino => figure meno astratte, linee morbide, flessuose, di diverso spessore => illusione di profondità spaziale

Tipi di vasi:

  • Aryballos : vaso piccolo con una piccola ansa in cui veniva inserita una cinghietta, collo sottile, usata per gli unguenti
  • alabastron
  • lekytos : vaso per contenere olio, simile alla bottiglia
  • kylix : coppa con piede sottile e tazza molto ampia e poco profonda con due anse orizzontali, usata per brindare, era dipinta sia all’esterno che all’interno
  • Skyphos : coppa di medie dimensioni
  • Oinochoé : brocca usata per il vino, con bocca trilobata e una sola ansa verticale
  • Hydria : brocca per versare l’acqua più piccola dell’anfora, generalmente con due anse orizzontali e una verticale
  • Cratere : grande recipiente a bocca larga e piede basso usato per mescolare acqua con vino
  • Anfora : grande contenitore panciuto con anse orizzontali sul ventre, sul collo e sulle spalle, usato per il trasporto e conservazione dei liquidi

La scultura

Scultura dedalica: sviluppata nel 700 a.C. a Creta, diede nuovi canoni ala scultura monumentale

Scultura arcaica : forme possenti, solenni; linee parallele, ortogonali, simmetriche; posa frontale, articolazioni poche ed essenziali, tendenza all’astrazione, ben bilanciata su due gambe, simmetria verticale ed orizzontale; kouros nudi, korai vestite; innovazioni dall’astrattismo al naturalismo

Scuola di Samos : certa rigidezza, maggiore attenzione ai valori plastici e ai particolari, leggerezza e spontaneità

Scuola di Polymedes : volumi geometrici raccordati con multipli e sottomultipli, teste e capigliatura geometrica

Moscoforo : sottile gioco di volumi

Cavaliere Rampin : prima statua equestre della storia

Aristion : minuzia e grazia degli elementi decorativi, vitalità

Antenor : korai particolareggiate e dinamiche

Kritios : efebo con dettagli, robusta fisicità, rottura degli schemi, poggia il peso sulla gamba indietro, testa leggermente girata, sguardo non fisso, scioltezza e naturalezza

Statue greche:

  • si possono suddividere in tre stili:
    • stile dorico : volumi squadrati
    • stile ionico : volumi snelli, linee sottili e flessuose
    • stile eatico : forma più plastica e dinamica, chiaro-scuro elastico
  • nella scultura arcaica il volto umano non presenta passioni, ma serenità ed è caratterizzato da un leggero sorriso , detto arcaico, occhi a mandorla e capelli a trecce => superiorità della ragione dell’uomo sui fatti che lo circondano
  • nella scultura tardo-arcaico il volto non è più rigido e i cappelli sono a caschetto

Il teatro

  • nel teatro si facevano manifestazioni in onore a Dioniso
  • Durante le festività si celebrava anche il rito teatrale => tutti potevano e dovevano andare al teatro => il teatro non è luogo di svago
  • nel teatro si svolgevano recitazioni di commedie di carattere politico, di tragedie (rappresentando il periodo prima e dopo della polis lodandone le sue qualità) che illustravano miti che rappresentavano la forma mentis delle origini della polis => tutti i polites prendevano conoscenza di essere uguali e con pari diritto
  • il teatro era formato da:
    • orchestra : spazio circolare dove il coro cantava e danzava (orxeomai)
    • cavea : gradinate destinate agli spettatori
    • palcoscenico
    • skené : rimasto mobile piuttosto che stabile
    • parodoi :ingressi del coro

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