L’Italia fascista
Mussolini era riuscito ad ottenere la carica di presidente del Consiglio con:
• La marcia su Roma
• L’appoggio del re e dei liberali nella speranza che l’Italia riuscisse ad uscire dalla crisi sociale e politica che stava attraversando.
Mussolini, per garantirsi un solido appoggio al di fuori delle aule parlamentari:
• Fondò il Gran consiglio del fascismo , formato dai capi del partito fascista e dalla Milizia volontari per la sicurezza nazionale
• Terminò la distruzione dei circoli e delle cooperative legate ai partiti di sinistra
Alle elezioni politiche del 1924 Mussolini riuscì a conquistare la maggioranza grazie a:
• Cambiamento della legge elettorale
• Numerosi imbrogli
• Intimidazioni delle camicie nere
Per costruire il proprio regime, Mussolini:
• Cercò di reprimere i movimenti e le forze politiche che si opponevano
• Limitò la libertà di stampa, di associazione e di riunione
• Ripristinò la pena di morte per i reati politici ritenuti più gravi
• Dichiarò illegali tutti i partiti al di fuori di quello fascista
• Obbligò i parlamentari che si opponevano al nuovo regime di abbandonare la politica attiva
• Istituì un Tribunale speciale per la difesa dello stato, con il compito di perseguire chi cercava di diffondere le idee antifasciste
• Accentuò le prerogative del governo
• Riorganizzò l’amministrazione dello stato
• Sostituì i sindaci con i podestà, eletti direttamente dal governo
• Accentuò notevolmente il potere dei prefetti
Per cercare il consenso popolare, Mussolini:
• Utilizzò le potenzialità offerte dalla moderna società di massa
• Elaborò nuovi programmi per le scuole
• Impose il saluto romano e l’uso del “voi”
• Obbligò i lavoratori a partecipare alle attività ricreative e ad iscriversi al Partito fascista
• Fece diventare la camicia nera un capo d’abbigliamento usuale
• Cercò di assicurarsi l’appoggio dei cattolici grazie al duce che:
• Firmò dei Patti Lateranesi (serie di accordi con i quali lo stato si riconciliava con la chiesa)
• Riconosceva al pontefice la piena sovranità sulla Città del Vaticano
• Stabiliva un’indennità da pagare alla chiesa come risarcimento dei beni espropriati con la presa di Roma
• Confermava il cattolicesimo quale religione di stato
• Riconosceva il valore civile del matrimonio religioso
• Si impegnava a fare impartire nelle scuole pubbliche l’insegnamento della religione cattolica
Primi anni del suo governo : politica economica liberistica , finalizzata ad agevolare la produzione industriale e gli investimenti
Intorno al 1925 : l’economia italiana risentiva della difficile congiuntura internazionale e della crescente inflazione; Mussolini allora:
• Optò per una politica dirigistica
• Incominciò a intervenire sempre più pesantemente nell’economia nazionale
• Intervenne sui salari dei lavoratori, stabilendo di ridurli per favorire il decollo industriale del paese
Per impedire le proteste dei ceti operai e attenuare le conflittualità sociali, Mussolini:
• Proibì gli scioperi
• Rese illegali tutte le associazioni sindacali
• Creò la Confederazione dei sindacati fascisti (organismo di stato che doveva trovare un accordo sulle principali questioni del lavoro in nome dell’interesse nazionale)
• Varò la Carta del lavoro (documento nel quale erano racchiusi i principi che dovevano quadre l’azione di tutte le forze economiche sotto il regime fascista)
• Inquadrò l’intera massa di lavoratori nelle corporazioni professionali (strutture che organizzavano i diversi settori produttivi associando datori di lavoro e manodopera, e assumendosi il compito di risolvere eventuali conflitti tra le due classi; in seguito ebbero il compito di coordinare la produzione nei diversi settori dell’economia, attraverso la regolamentazione dei prezzi, il controllo dei commerci, la definizione dei salari
Il corporativismo di Mussolini ebbe anche qualche lato positivo : nel campo dell’assistenza sociale ci fu l’istituzione di enti pensionistici e mutualistici
Nella politica estera Mussolini:
• Invase l’Etiopia , usando anche armi chimiche (bandite nella pace di Versailles)
• Dichiarò la nascita dell’impero dell’Africa orientale italiana, formata da Eritrea, Somalia ed Etiopia
Motivazioni dell’invasione dell’Etiopia:
• Esigenza economica: allargamento del mercato nazionale per stimolare lo sviluppo delle industrie
• Volontà di esaltare il ruolo dell’Italia come potenza mondiale
• Desiderio di ottenere un vasto consenso popolare
Conseguenze dell’invasione dell’Etiopia:
• L’Italia venne emarginata dalla Società delle Nazioni
• Il paese fu colpito dalle sanzioni economiche
• Incise sull’economia italiana spingendola verso l’autarchia
• Peggiorò le relazioni diplomatiche fra l’Italia e le grandi democrazie europee
Spinse Mussolini a rafforzare i legami con la Germania