Euripide
Atteggiamento razionalistico nei confronti della tradizione, tratta problematiche con modo lucido e razionale
Fu accusato di troppo razionalismo, ma Euripide scandaglia le pieghe della psiche umana.
La novità della Medea è nella mancanza degli dei: il dramma è tutto interno.
Medea nell’ultimo monologo ha dei pentimenti, ma il tumòs è più forte.
L’Alcesti contiene elementi che ricorrono nella sua produzione successiva:
• Tema del sacrificio
• Tema della salvazione
• I monologhi e i dibattiti dal solido impianto retorico
• L’interesse per le figure femminili
• L’interesse per la rappresentazione degli aspetti quotidiani
• La presenza di personaggi umili che partecipano alle vicende e sono nobilitati nel loro ruolo
Per la sua collocazione al posto del dramma satiresco (al 4° posto nella tetrologia) l’Alcesti è stata spesso assimilata ad un dramma satiresco.
Ma, il fatto che la vicenda si concluda felicemente non è un’eccezione: l’Oreste, l’Elena, l’Ifigenie In Taurine, lo Ione si concludono con un lieto fine.
Perciò il fatto che sia collocata per ultima nella tetrologia può contribuire ad allentare la tensione del pubblico senza per questo essere assimilata al dramma satiresco.
Nella struttura dell’Alcesti è presente l’Anagnorisis (riconoscimento) con conseguente peripeteia (ribaltamento di situazione) che sarà ripresa e amplificata nella Commedia Nuova.
Lesky sostiene che il personaggio della Morte appartiene non tanto al mito eroico quanto ad una traduzione favolistica e popolare.
Il personaggio di Eracle è rappresentato come eroe dell’eccesso, è l’eroe delle imprese estreme.
Il personaggio di Alcesti assurge agli eroi epici.
Vita e morte sono antitetici, l’essere e il non essere, il sopra e il sotto, la luce e le tenebre.
Il momento di agonia dell’Alcesti è un consumarsi e un respirare a fatica
Tematiche fondamentali :
• Filia e ospitalità
• L’uomo di fronte alla morte
• La gloria (kleos) è legata ai temi morali della filia e dell’ospitalità , movente fondamentale dell’azione di tutti i personaggi escluso Ferete.
Tesi del Balgimigli : Admeto non solo accetta, ma chiede e sollecita il sacrificio di Alcesti; ma di quest’egoismo non è mai accennato nel dramma, ma al contrario viene messa in luce la bontà e la generosità e il suo dolore per la morte di Alcesti. Questa contraddizione per Euripide non esiste. Non è Admeto che Alcesti muoia per lui, bensì è il mito, è il punto di partenza, perciò Euripide non si pone né si immagina la possibilità che Admeto potesse rifiutare questo scambio.