Machiavelli

Il Principe: trattato politico che spiega come un principe deve comportarsi al momento dell’acquisto del principato.

 

Struttura:

·         I-XI : diversi tipi di principati

·         XII-XIV : problema delle milizie

·         XV-XXIII: virtù del principe

·         XXIV-XXVI: la fortuna

·         XXVI: perorazio a Lorenzo De Medici

 

Dedica a Lorenzo De Medici:

·         l’opera é frutta di un esperienza diretta (acquisita tramite la carriera politica) e indiretta (con lo studio dei classici)

·         l’opera si incentra sul contenuto, non sulla forma

·         solo un populare può sapere veramente la natura del principe

·         bisogna rifiutare il linguaggio ampolloso

 

Diversi tipi di principati:

·         M. usa un ragionamento dilemattico propagginato

·         Vi sono principati ereditati (più facili da mantenere perché abituati ad avere un principe), misti (difficili), nuovi (difficili da conquistare, ma più facili perché il principe può inserire il suo sistema di leggi

·         I principati si possono conquistare con virtù o con fortuna:

o        Grandissimi esempli che conquistarono il principato non per fortuna ma per virtù e grazie all’occasione: Mosè, Ciro, Romolo, Teseo, Ierone di Siracusa

o        occasione: situazione storica favorevole

o        fortuna: insieme delle circostanze imprevedibili che l’uomo deve affrontare

o        virtù: parola ha valore originale di virtus; M. dirà che il principe deve essere respettivo e impetuosi, avere natura di leone e di volpe, cioé essere coraggioso e astuto

·         Per conservare i principati bisogna avere delle milizie o proprie o di altrui (“tutti e’ profeti armati vinsono ed e’ disarmati ruinorno”)

 

L’Esempio di Cesare Borgia:

·         Cesare Borgia é l’esempio di principe che M. usa per spiegare il concetto di virtù

·         Cesare Borgia era figlio del Papa Alessandro VI, che approfittando della discesa del re francese Luigi XII in Italia, grazie al suo appoggio riuscì a procurarsi il regno di Forlì per suo figlio

·         Cesare Borgia con intrighi ed inganni e con l’aiuto delle milizie dei Francesi riesce ben presto a conquistare le regioni confinanti, riunendo tutta la Romagna.

·         Per mantenere il principato dovette affidare il comando a Remirro De Orco, che dopo aver domato il popolo con cruenti repressioni fu ucciso dal Valentiniano stesso

·         Alla morte del Papa Alessandro VI Cesare Borgia perde il sostegno delle truppe dei Francesi e si sente male; e quindi a causa dell’intervento della Fortuna anche lui perdette il principato

 

Le milizie mercenarie:

·         Un principe deve affidarsi principalmente sulle proprie milizie e non su quelle mercenarie perché le prime combattono per il loro principe e non per i soldi; inoltri i capitani di ventura non sono affidabili perché aspirano solo alla propria potenza

 

Le qualità del principe:

·         Bisogna immginarsi un principato con realtà effettuale

·         Non é necessario che il principe abbia qualità morali, é importante piuttosto che il principe dimostri al popolo di averle

·         Il principe deve essere respettivo e impetuoso, deve avere la doppia natura del leone e della volpe, deve agire con la forza e con le leggi

·         Il principe non deve mantenere la parola data perché dato che tutti gli uomini per natura sono malvagi (tristi) e non mantengono la parola data anche il principe non ha l’obbligo di farlo

 

La ignavia dei principi italiani:

·         Dopo l’invasione di Carlo VIII in Italia nel 1494 il sistema di equilibrio in Italia crollò soprattutto per colpa dei principi di Napoli e Milano che peccarono di ignavia: questi non avrebbero dovuto usare milizie mercenarieavrebbero dovuto cercare fedeltà nel popolo e nei “grandi” (loro avevano una visione utopica di principato

 

La fortuna:

·         La fortuna si può dominare con la virtù solo per metà

·         Metafore:

o        la fortuna é uno di questi fiumi rovinosi che, quando si adirano, allagane e’ piani, rovianno li arbori e li edifizi, … non resta che gli uomini, quondo sono tempi queti, non vi potessino fare provedimento e con ripari e con argini: in modo che, crescndo poi, o eglino andrebbono per uno canale o l’impeto loro non sarebbe né si dannoso né si licenzioso

o        la fortuna é donna ed é necessario, volendola tenere sotto, batterla e urtarla
Esortazione a liberare l’Italia:

·         M. invita Lorenzo De Medici a mettersi a capo dell’Italia, approfittando della momentanea condizione di fortuna

 

 

I Discorsi sopra la deca di Tito Livio: commento sui primi tre libri dell’opera Ab urbe condita di Tito Livio; si occupa sul come mantenere il principato

 

Struttura:

·         I libro: politica interna di Roma

·         II libro: politica esterna di Roma

·         III libro: imprese dei singoli

 

Concetti:

·         La storia é utile perché essendo ciclica da questa si possono imparare le scelte future che deve fare il principe: bisogna imparare dagli antichi

·         La repubblica é la forma di governo migliore e più duratura

·         La Repubblica di Roma bisogna prenderla come esempio: ha buone milizia, buon ordine, buon governo; inoltre le lotte sociali servono per lo sviluppo della repubblica

·         La religione deve essere uno strumento di potere: questa riunisce il popolo, e lo rende credulone; la decadenza della curia romana é anche una delle cause della rovina dell’Italia
Mandragola: commedia ispirato alle cinque commedie di Ariosto e scritta su modello plautino. Il titolo é una novità: per la prima volta non si evidenzia il protagonista, ma lo strumento

 

Personaggi:

·         Callimaco: mossa alla conquista sia per amore elevato sia per amore carnale. Non é personaggio positivo perché cerca di ingannare tutti

·         Nicia: simile al senex plautino; è un uomo ottuso, cinico, avaro, che sottomette i suoi sentimenti allo scopo; non solo é brutale e autoritario nei confronti della moglie, ma anche egoista

·         Ligurio: il vero motore della commedia; é simile al servus callidus plautino; impersonifica il carattere del principe (respettivo e impetuoso). Non é avido perché aiuta Callimacao per la smania dell’azione non per un guadagno

·         Timoteo: simbolo della corruzione

·         Lucrezia: si adatta come Angelica al cambiamento della quete; è innocente e corrotta perché accetta di tenere Callimaco come amante per la rivalutazione del corpo

·         Sostrata: induce la figlia a cedere per un bene momentaneo; é complice per ottusità ed egoista

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