Canto I Inferno (vv 112-135) – Il viaggio nell’oltretomba

Testo e commento del Canto I dell’Inferno (versi 112 – 135) – Il viaggio nell’oltretomba

Ond’io per lo tuo me’ penso e discerno
che tu mi segui, e io sarò tua guida,
e trarrotti di qui per loco etterno; 114

ove udirai le disperate strida,
vedrai li antichi spiriti dolenti,
ch’a la seconda morte ciascun grida; 117

e vederai color che son contenti
nel foco, perché speran di venire
quando che sia a le beate genti. 120

A le quai poi se tu vorrai salire,
anima fia a ciò più di me degna:
con lei ti lascerò nel mio partire; 123

ché quello imperador che là sù regna,
perch’i’ fu’ ribellante a la sua legge,
non vuol che ’n sua città per me si vegna. 126

In tutte parti impera e quivi regge;
quivi è la sua città e l’alto seggio:
oh felice colui cu’ ivi elegge!". 129

E io a lui: "Poeta, io ti richeggio
per quello Dio che tu non conoscesti,
acciò ch’io fugga questo male e peggio, 132

che tu mi meni là dov’or dicesti,
sì ch’io veggia la porta di san Pietro
e color cui tu fai cotanto mesti". 135

Allor si mosse, e io li tenni dietro.



Continuando nella risposta di Virgilio alle questioni di Dante, il poeta latino a questo punto consiglia a Dante di seguirlo in un viaggio da lui guidato, attraverso il loco etterno (il regno dell’oltretomba, dove tutto è eterno, a differenza della fugacità del mondo dei vivi): nell’Inferno udirà le disperate grida e vedrà gli spiriti dolenti che invocano la seconda morte (l’annichilimento totale per fermare le loro sofferenze); nel Purgatorio vedrà coloro che sono contenti nei loro supplizi perché hanno la speranza di ascendere alle beate genti; nel Paradiso, se ci vorrà salire, ci sarà un’anima più degna di lui ad accompagnarlo, poiché l’imperatore dei cieli (Dio) non vuole che Virgilio vada per la sua città perché egli non è cristiano quindi fu ribelle alla sua legge. Dio infatti, prosegue Virgilio, impera dappertutto (nel linguaggio giuridico “ha giurisdizione”) ma regge (“regna direttamente”) in Paradiso e beato chi è eletto ad andarvi.

Dante risponde che è d’accordo per la descrizione data di Dio (io ti riecheggio) e per sfuggire al male della selva o al peggio della dannazione egli accetta di compiere il viaggio-pellegrinaggio, a vedere la porta di San Pietro come coloro che Virgilio dipinge così mestamente, cioè i dannati.
Allora Virgilio parte e Dante gli “tiene dietro”, cioè lo segue in fila….

[bibl]Inferno – Canto primo, //it.wikipedia.org/w/index.php?title=Inferno_-_Canto_primo&oldid=43553891 (in data 30 settembre 2011).[/bibl]

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