Canto XI Inferno – (vv 91-115) – Considerazioni sull’usura

Testo e commento del Canto XI dell’Inferno (versi 91-115 ) – Considerazioni sull’usura

"O sol che sani ogne vista turbata,
tu mi contenti sì quando tu solvi,
che, non men che saver, dubbiar m'aggrata. 93

Ancora in dietro un poco ti rivolvi",
diss’io, "là dove di’ ch’usura offende
la divina bontade, e ’l groppo solvi". 96

"Filosofia", mi disse, "a chi la ’ntende,
nota, non pure in una sola parte,
come natura lo suo corso prende 99

dal divino ’ntelletto e da sua arte;
e se tu ben la tua Fisica note,
tu troverai, non dopo molte carte, 102

che l’arte vostra quella, quanto pote,
segue, come ’l maestro fa ’l discente;
sì che vostr’arte a Dio quasi è nepote. 105

Da queste due, se tu ti rechi a mente
lo Genesì dal principio, convene
prender sua vita e avanzar la gente; 108

e perché l’usuriere altra via tene,
per sé natura e per la sua seguace
dispregia, poi ch’in altro pon la spene. 111

Ma seguimi oramai che ’l gir mi piace;
ché i Pesci guizzan su per l’orizzonta,
e ’l Carro tutto sovra ’l Coro giace, 114

e ’l balzo via là oltra si dismonta".


Dante ringrazia calorosamente il maestro, ma chiede altre spiegazioni sul peccato dell’usura. Virgilio continua a citare la filosofia di Aristotele dove è indicato, per chi lo sa capire, come la natura prenda il suo corso dall’intelletto divino e dal suo operato (l'”idea” e l'”azione”). Analogamente nella Fisica, sempre di Aristotele, è spiegato verso l’inizio come anche il lavoro umano si adegui al modello divino: l’arricchimento personale quindi deve procedere dal lavoro umano o dalla creatività dell’intelligenza, come è scritto anche all’inizio della Genesi, ogni altro modo, compreso quello appunto di trarre soldi dai soldi stessi, è contro natura e offende Dio.
È chiaro quindi come nel medioevo “usura” fosse considerata qualsiasi attività bancaria, non già il prestito a tassi esorbitanti come lo intendiamo noi oggi.
Giunge quindi il momento di proseguire e Virgilio lascia una notazione oraria: i Pesci guizzano fuori dall’orizzonte e il Carro si trova nella zona del Coro (il maestrale), cioè a nord-ovest. I Pesci sono l’ultima costellazione a sorgere prima del sole, il quale sorge con l’Ariete, quindi sono due ore prima dell’alba, le quattro del mattino. Il passaggio per scendere è un po’ più avanti (“il balzo vi là oltra dismonta”) quindi Virgilio sottintende che sarà bene affrettarsi.

[bibl]Inferno – Canto undicesimo, //it.wikipedia.org/w/index.php?title=Inferno_-_Canto_undicesimo&oldid=38300958 (in data 8 novembre 2011).

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