Canto XIV Inferno – (vv 121-142 ) – I fiumi infernali

Testo e commento del Canto XIV dell’Inferno (versi 121-142 ) – I fiumi infernali

E io a lui: "Se ’l presente rigagno
si diriva così dal nostro mondo,
perché ci appar pur a questo vivagno?". 123

Ed elli a me: "Tu sai che ’l loco è tondo;
e tutto che tu sie venuto molto,
pur a sinistra, giù calando al fondo, 126

non se’ ancor per tutto ’l cerchio vòlto;
per che, se cosa n’apparisce nova,
non de’ addur maraviglia al tuo volto". 129

E io ancor: "Maestro, ove si trova
Flegetonta e Letè? ché de l’un taci,
e l’altro di’ che si fa d’esta piova". 132

"In tutte tue question certo mi piaci",
rispuose, "ma ’l bollor de l’acqua rossa
dovea ben solver l’una che tu faci. 135

Letè vedrai, ma fuor di questa fossa,
là dove vanno l’anime a lavarsi
quando la colpa pentuta è rimossa". 138

Poi disse: "Omai è tempo da scostarsi
dal bosco; fa che di retro a me vegne:
li margini fan via, che non son arsi, 141

e sopra loro ogne vapor si spegne".


Dante ha bisogno di qualche altra spiegazione e chiede a Virgilio perché se questo fiume giunge dal mondo dei vivi lo incontrano solo ora, e il poeta latino risponde che fino ad allora essi sono scesi sempre verso sinistra, ma ancora non hanno fatto un giro completo. Poi Dante chiede dove siano il Flegetonte e il Lete, non citati prima, e il maestro risponde che il bollore dell’acqua del fiume rosso avrebbe già dovuto essere di risposta alla sua domanda; mentre per quanto riguarda il Lete Dante lo vedrà sì, ma fuori dalla fossa infernale perché è il luogo dove “l’anime vanno a lavarsi / quando la colpa pentuta è rimossa” cioè in Purgatorio (cfr. PG XXVIII).
Poi Virgilio taglia corto e incita Dante ad allontanarsi dal bosco affinché lo segua sui margini, che fanno la “via”, e dove in fuoco non attacca perché sopra di essi le fiamme (vapor) si spengono.

[bibl]Inferno – Canto quattordicesimo, //it.wikipedia.org/w/index.php?title=Inferno_-_Canto_quattordicesimo&oldid=44351243 (in data 11 novembre 2011).[/bibl]

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