Oratori attici
- Antifonte di Ramnunte
- Andocide
- Lisia
- Isocrate
- Iseo
- Demostene
Antifonte di Ramnunte (Atene 480ca.- 411)
- Fu uomo politico, maestro di retorica, logografo
- Fiero aristocratico, fu l’animatore della cospirazione che condusse al governo dei Quattrocento
- Accusato di aver venduta la patri agli Spartani fu condannato a morte
Opere:
- Ci sono giunte 3 orazioni:
- Accusa di un giovane contro la matrigna per aver avvelenato, per mezzo di una schiava, il marito.
- “Sul coreuta ” , difesa di un corego che aveva involontariamente provocato la morte di un coreuta, dandogli da bere una droga per provare la sua voce.
- “Sull’uccisione di Erode” , difesa di un processo indiziario, di un giovane di Mitilene accusato di avere ucciso, durante un viaggio in mare, il vecchio Erode, che era scomparso improvvisamente senza che se ne sapesse più nulla.
- E le così dette Tetralogie : dodici orazioni fittizie per tre processi fittizi.(Esercizi di scuola)
Stile:
- Periodi accuratamente bilanciati in frasi simmetriche della stessa lunghezza che spesso si oppongono in antitesi di parole e di pensieri.
- Linguaggio elevato, dignitoso, ricercato.
Andocide (Atene 440 – ? )
- Apparteneva ad una delle famiglie più nobili di Atene
- Ebbe una vita avventurosa e tempestosa
- Si trovò compromesso nel processo degli Ermocopidi “mutilatori delle erme”.
- Fu esule volontario e si dedicò al commercio.
- Fu nuovamente accusato di aver partecipato ai misteri nonostante il divieto
- Fu assolto grazie all’orazione “Sui misteri”
- Fu accusato per la terza volta di aver ingannato il popolo, quando inviato per un’ambasceria a Sparta a trattare la pace tenne all’oscuro la rinunzia delle colonie greche d’Asia.
- Andocide si difese inutilmente con l’orazione “Sulla pace”
- Fu nuovamente esiliato
Opere:
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- Sui misteri
- Sulla pace
- Sul ritorno
Stile:
- Imitatore di Antifonte sia nella tecnica oratoria sia nello stile.
Lisia (Atene 445 ca. – 380 ca.)
- Figlio di un meteco, ricco fabbricante d’armi di Siracusa
- Studiò retorica con il celebre Tisia a Turii
- Fu arrestato insieme al fratello Polemarco che era accusato di cospirare contro i Trenta
- Accusò Eratostene, uno dei Trenta, responsabile dell’arresto e della morte del fratello in un’orazione famosa (Contro Eratostene)
- Non più ricco si diede alla professione di logografo
Opere : (Scrisse più di 200 orazioni)
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- Contro Eratostene
- Contro Agorato
- Per l’invalido
- Diogìtone
- Contro Simone
- Sull’uccisione di Eratostene
Stile:
- Sue doti erano una grande abilità avvocatesca e quella che gli antichi chiamavano hqopoia, cioè la qualità di rappresentare gli hqh, i caratteri e di adattare il discorso al carattere del cliente che doveva pronunciarlo in tribunale.
Isocrate (Atene 436 – 338)
- Figlio di un ricco mercante di flauti
- Fu scolaro di Prodico e lo seguì anche Socrate per poi essere istruito nell’arte oratoria da Gorgia
- A causa della guerra la sua famiglia pere quasi tutto il patrimonio e Isocrate fu costretto a esercitare la professione di logografo.
- Dopo dieci anni nel 390 aprì la sua scuola di eloquenza
Opere:
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- Contro i Sofisti (opera di polemica contro i filosofi eristici)
- Encomio di Elena e il Busiride
- Panegirico (che sottintende lògos, e vuol dire “discorso per una panhguris, per una solennità” a cui partecipano tutti i Greci)
Lo storico Timeo scrisse con ironia che Alessandro conquistò tutta l’Asia in minor numero d’anni di quanti ne impiegò Isocrate per scrivere il suo Panegirico sulla guerra da fare contro i Persiani.
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- Il Plataico 373 (discorso fittizio che un Plateese avrebbe pronunciato davanti al popolo ateniese per esortarlo ad ricostruire la sua città)
- A Nicocle (lettera indirizzata al re di Salamina in Cipro, apologia della monarchia)
- L’Evagora (elogio funebre di Evagora e padre di Nicocle, ritratto idealizzato del re morto)
- L’Archidamo (opera di propaganda in cui si invita di far pace con gli Spartani e si cerca di fronteggiare l’egemonia texana)
- Sulla pace 355 (Isocrate esorta i suoi cittadini a concludere la pace, condanna l’imperialismo ateniese)
- L’Areopagitico (Isocrate consiglia gli Ateniesi a ritornare alla costituzione di Solone e di Clistene ridando all’Areopago il suo antico potere
- Il Filippo (lettera aperta al re di Macedonia che è l’unico che può esercitare l’egemonia, riconciliando i Greci tra loro)
- Il Panatenaico (l’orazione è un appassionato elogio di Atene)
Stile:
- Caratteristica di Isocrate è una grande raffinatezza formale, ottenuto con un paziente lavoro di lima
- Il suo periodo è ampio e florido, ma limpido e agile, perfettamente equilibrato in tutte le sue parti dando il senso di una perfetta armonia
Demostene (Atene 384-322)
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- Apparteneva ad una famiglia di ricca borghesia
- Esercitò la professione di logografo per difendere i propri beni
- L’attività di logografo aperse a Demostene la carriera politica
Opere:
• Filippiche (nelle quali Demostene sostiene che Filippo mira a soggettare non solo Atene, ma a tutta la Grecia, è uno straniero, un barbaro che non fa differenza tra amici e nemici
• Sulla pace (in cui Demostene afferma che la pace con Filippo doveva essere soltanto una tregua di modo che Atene potesse affrontasi e prepararsidi nuovo alla guerra)
• Sulla corrotta ambasceria (capolavoro d’eloquenza ed abilità sofistica)
• Sulla corona (pathos travolgente, con cui Demostene difende Ctesifonte accusato nell’orazione di Eschile “contro Ctesifonte”)
• Tre Olimpiche (in cui si invita Atene ad aiutare Olinto, occupata da Filippo)