Letteratura del Duecento e Trecento

La scuola siciliana

Giacomo da Lentini – Io m’aggio posto in core a Dio servire:

  • sonetto che fonde il tema amoroso con il tema religioso , l’amore sacro con l’amore sacro
  • il poeta vuole conciliare l’impegno di servire Dio con la felicità che scaturisce dal “gaudere” della bellezza della donna
  • il poeta vuole andare in paradiso con la sua donna per poterla contemplare

Cielo d’Alcamo – Rosa fresca aulentissima:

  • componimento dialogata in cui un uomo corteggia una donna che a poco a poco cede ai suoi inviti
  • ripresa in chiave popolare della pastorella della tradizione provenzale
  • parodia dei temi tradizionali d’amore (giuramento su una bibbia rubata, donna che prima minaccia poi si concede volentieri)
  • l’identità dell’autore è ancora ambigua: potrebbe essere un giullare o un poeta colto della corte sveva

Dolce stil novo

Guido Guinizzelli – Al cor gentile rempaira sempre amor

•  tema centrale concetto dell’identità di amore e cuor gentile

•  1° terzina : l’identità di amore e cuore gentile , perché, essendo stati creati dalla natura nello stesso istante , sono tra loro inscindibili , come è inscindibile la luce dal sole e il calore dalla fiamma.

  • 2° terzina l’amore è connaturato al cuore gentile , così come la virtù, ossia la capacità di creare effetti magici, è connaturata alla pietra preziosa. Ma come il sole rende preziosa la pietra dopo averla liberata da ogni impurità, così la donna, facendolo innamorare di sé con la sua bellezza, libera l’uomo da ogni bassezza e traduce in atto quella gentilezza o nobiltà d’animo che egli ha ricevuto in potenza dalla natura. ( cuore ó pietra preziosa |=> viene nobilitato dalla natura ó Sole |=> pronto ad avere l’influsso della donna ó Stella )
  • 3° terzina l’amore sta nel cuor gentile come la fiamma sulla sommità della torcia o come il diamante sta nella miniera di ferro, mentre una natura bassa o volgare è contraria all’amore, così come l’acqua, per la sua freddezza, è contraria al fuoco.
  • 4° terzina gentilezza, o nobiltà d’animo, non è quella di nascita, ma quella che si realizza per meriti personali, indipendentemente dalla propria origine .
  • 5° terzina concetto della donna-angelo ; come Dio, risplendendo davanti all’Intelligenza celeste, ispira immediatamente il desiderio di obbedirgli, di eseguire cioè il compito affidatole di far ruotare il cielo a cui è preposta, così la donna, risplendendo agli occhi dell’uomo gentile, gli ispira il desiderio di non distogliersi mai dall’obbedirle, suscitando in lui, con la propria bellezza, l’amore per la virtù ed il bene. (angeli ó innamorato |=> seguono Dio ó la donna |=> per ricevere felicità )
  • 6° terzina : il poeta immaginando di essere rimproverato da Dio per averlo paragonato ad un”vano amor” afferma che la donna che ha amato aveva l’aspetto di un angelo, di una creatura soprannaturale che appartenesse al regno di Dio, cioè il Paradiso; perciò non fu peccato per lui, se ripose il suo amore in lei

Guido Guinizzelli – Lo vostro bel saluto e ‘l gentil sguardo

  • la nobiltà d’animo si manifesta esteriormente => saluto salutifero
  • si concentra a descrivere i dolorosi effetti prodotti dall’amore sull’innamorato
  • descrive in maniera drammatica la lacerazione dell’amore che come un dardo taglia e divide il cuore
  • l’amore passa attraverso lo sguardo => lo sguardo nobile della donna entra negli occhi dell’uomo come un fulmine in una torre distrugge tutto ciò che trova
  • l’amore rende agonizzante il poeta che rimane come una statua d’ottone

Guido Cavalcanti – Chi è questa che ven, ch’ogn’om la mira :

  • la donna è vista come una creatura eccezionale , dotata di virtù fisiche e spirituali che rimandano a realtà soprannaturali

Guido Cavalcanti – Tu m’hai sì piena di dolor la mente

  • disgregazione dell’Io diviso in mente, anima e cuore
  • l’amore parla, l’uomo sospira => il sospiro è l’angoscia manifestata senza l’uso delle parole
  • lo sconvolgimento prodotto dall’amore ha frammentato l’unità psichica e fisica del poeta causando una sensazione di distruzione => l’uomo è come se fosse fatto di rame, pietra o legno, che cammina meccanicamente, ma ormai morto dentro

La poesia comica-realistica

Rustico Filippi – Oi dolce mio marito Aldobrandino

  • il poeta immagina una donna che si discolpa dall’accusa di aver tradito il marito con una sfrontatezza che nello stesso tempo nega l’accaduto, ma accusa sé stessa.

Guido Guinizzelli – Chi vedesse a Lucia un var capuzzo

  • tema dell’attrazione fisica , tema non usuale tra i stilnovisti
  • il poeta usa un registro basso per un tema basso
  • differenze dal linguaggio stilnovistico:
    • la donna è chiamata per nome
    • l’attrazione per la donna è sensuale e aggressiva
    • il personaggio che parla non è un colto, ma una rozza persona

Cecco Angiolieri – Becchin’amor!

  • battibecco tra Cecco e Becchina
  • parodia del genere cortese del contrasto ridotto ad un popolaresco litigio caratterizzato da brevi e concisi dialoghi

Cecco Angiolieri – Si fossi foco, ardere’ il mondo

  • ripresa parodistica del plazer
  • il poeta si sfoga con l’intera umanità e col pianeta che la ospita
  • non si limita di coinvolgere nella sua foga anche figure religiose, addirittura Dio
  • nelle prime tre strofe il poeta fa seguire a un ipotesi assurda una protasi possibile, ma iperbolica
  • solo nell’ultima strofa Cecco fa un’ipotesi reale, facendola seguire però da una conseguenza assurda, una sorta di desiderio

Cecco Angiolieri – Tre cose solamente m’enno in grado

  • ripresa parodistica del plazer

il sonetto presenta i tre temi principali della poesia di Cecco: la passione per le donne, il vino, il gioco d’azzardo ; la denuncia della miseria che gli impedisce di realizzare i suoi desideri; l’invettiva contro suo padre , che peccando di avarizia causa l’inappagabile desiderio di denaro

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