Visione oltretomba medioevo

L’immagine dell’oltretomba dall’antichità al Medioevo:

  • Antico testamento: Sheol é luogo sotterraneo, in cui si scende come in una fossa. Al di sopra del cielo visibile e delle acque superiori c’é il cielo invisibile di Dio (paradiso celeste)
  • Gorgia di Platone (524 a.C.): I giudici dei morti giudicheranno stando al centro del trivio da cui partono la via per le isole dei beati (concetto rimasto nel Medioevo) e la via per il tartaro.
  • Navigatio di San Brandano (IX sec.): viaggio senza vele, guidati da Dio, allegorico verso la paradisiaca isola dei beati, schivando le isole infernali (di Giuda, del fuoco). Durante il viaggio muoiono 3 perché clandestini
  • Ezechiele 28, 14: Paradiso terrestre (e non celeste) é su un monte. E’ un giardino chiuso, irriguo e alberato
  • VI secolo: Per i cristiani il Paradiso é il luogo degli eletti.
  • XIII secolo: Paradiso celeste é spesso confuso con Paradiso terrestre.
  • Urbanizzazione => S. Agostino scrisse De civitate dei: i cristiani costituiscono una civitas (collettività ideale) che al momento é sparsa, ma che dopo il Giudizio Universale diventerà una nuova città celeste corrispondente a Gerusalemme; i dannati invece verranno riuniti nell’inferno corrispondente a Babilonia, città pagana e corrotta per antonomasia.
  • Gerusalemme celeste (Apocalisse di Giovanni) e città sotterranea infernale (Giacomino da Verona) De Babilonia civitate infernali

 

L’inferno:

  • Giacomino da Verona: luogo di fetore, pieno di bisce (ripreso da Dante nel girone dei ladri), demoni neri e pena del ghiaccio e fuoco, riferimento culinario del dannato visto come un porco (simb. della corruzione) arrostito da Belzebù, il cuoco di Lucifero.
  • L’accesso agli inferi é abbastanza agevole (dato che facilmente si diventa peccatore) ed é rappresentato da una caverna, un pozzo o dalle fauci di un mostro (Medioevo)
  • Rappresentato spesso come un labirinto (simb. del percorso tortuoso verso la salvezza); sulla porta dell’antro della sibilla, sui pavimenti delle cattedrali medievali, 9 giri dello Stige

 

Supplizi infernali:

  • Bonvesin de la Riva: libro delle tre scritture (scrittura nera => pene infernali / scrittura rossa => passione di Cristo / scrittura aurea => Paradiso) 12 pene di contrappasso
  • Giacomino da Verona: puzzo e varie pene
  • Lotario: De Contemptu mundi => 12 pene per 12 peccati differenti

 

Il diavolo:

  • ritratti caprini, simili a quelli dei Satiri (visti dai Cristiani come peccatori), presenta le ali, perché fu un angelo caduto dal cielo
  • Nel “Giudizio universale” é raffigurato Dio con a destra un angelo bianco, che accoglie le pecore, simbolo di salvezza, e a sinistra un angelo blu, che accoglie i capri, simbolo dei peccatori
  • Il bianco e il rosso erano nel Medioevo simboli di purezza e di vita, il blu di peccato
  • In seguito il diavolo venne raffigurato rosso perché simbolo del fuoco, del sangue
  • Spesso il diavolo aveva più facce per apparire ancora più repellente
  • Gli organi sessuali erano fonte di peccato e simboli del diavolo
  • Il diavolo spesso aveva sembianze femminili ed ebree (naso adunco e labbra carnose)
  • Il diavolo é:
    • tentatore
    • calunniatore (diavolo da diaballw, calunniare) => il diavolo porta al peccato l’uomo e lo denuncia a Dio in modo da prendersi l’anima del peccatore => spesso vi erano lotte tra angeli e diavoli riguardo la spartizione dell’anima
    • divoratore => spesso viene raffigurato nell’atto di divorare i peccatori (nella Divina Commedia divora Giuda, Bruto e Cassio
    • giustiziatore => alimenta il fuoco grazie ai suoi assistenti Belzebù e Satana e provoca i supplizi
  • Animali collegati al diavolo: serpente, drago, animali dal vello scuro (cane nero, gatto nero), lupo (per la sua voracità)
  • Nel Paradiso ci sono tanti angeli mancanti quanti angeli macchiati nell’Inferno
  • I supplizi sono inferti secondo i peccati per somiglianza o contrapposizione e consistono in sofferenze fisiche
  • Ogni uomo ha un’anima razionale e una sensitiva => dopo il giudizio universale l’anima sensitiva si ricongiunge con il corpo e andrà nel cerchio di appartenenza

 

Norme per non diventare dannati ed abbreviare il tempo di permanenza nel Purgatorio (unico strumento da servirsi é la Chiesa):

  • confessione, da farsi almeno una volta all’anno
  • partecipazione ai sacramenti
  • elemosina
  • preghiera per i defunti

 

Il macabro:

  • si fa beffa dell’uomo
  • figura del cuoco Belzebù
  • danza macabra = scheletri che ballano con i vivi

 

Il genere letterario della visione:

  • X libro della Repubblica di Platone: Er rimane tra vita e morte e in questo modo riesce a raggiungere l’oltretomba
  • Libro della scala, testo arabo del IX secolo, tradotto da Alfonso X in castigliano e da Bonaventura da Siena in latino e francese: vita e ascesa in Paradiso di Maometto. Maometto viene rapito di notte e accompagnato dall’arcangelo Gabriele visita i mondi ultraterreni (Inferno e Paradiso)
  • Paradiso => cibo, bevande, fanciulle, tutto ciò che non si aveva posseduto sulla Terra. Per salire Maometto deve usare una scala di gradini splendenti (ripreso da Dante). E’ diviso in 7 cieli.
  • Inferno => assiste alle pene corporali dei peccatori (ripreso da Dante). Descritto come una voragine infernale (ripreso da Dante)
  • Dante usa parole dure contro Maometto (Inferno XXVII 21-27) accusato di essere un seminatore di discordie => pena del mutilamento
  • Navigatio di San Brandano
  • Visione di Tugdalo, scritto da un chierico irlandese: un cavaliere bello, ma dissipato perde i sensi e visita i regni ultraterreni; al suo risveglio inizia a cambiare vita
  • Visione del purgatorio di S. Patrizio (1180): il cavaliere Owen, ferito in battaglia visita il paradiso terrestre e celeste, il purgatorio e l’inferno
  • Visione di Giacomino da Verona (vedi sopra)
  • Visione di Bonvesin de la Riva: libro delle tre scritture (vedi sopra)
  • Tesoretto di Brunetto Latini, maestro di Dante: poesia allegorica in cui mentre si trovava a Roncisvalle in una battaglia tra guelfi e ghibellini si smarrisce e trova la Natura, una donna che gli fa visitare l’oltretomba

1254: Innocenzo IV approva per la prima volta il Purgatorio durante il concilio di Lione

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