Canto XXI Inferno- (vv 106-114 ) – Datazione del viaggio dantesco
Testo e commento del Canto XXI dell’Inferno (versi 106-114)-Datazione del viaggio dantesco
Ma quel demonio che tenea sermone col duca mio, si volse tutto presto e disse: "Posa, posa, Scarmiglione!". 105 Poi disse a noi: "Più oltre andar per questo iscoglio non si può, però che giace tutto spezzato al fondo l’arco sesto. 108 E se l’andare avante pur vi piace, andatevene su per questa grotta; presso è un altro scoglio che via face. 111 Ier, più oltre cinqu’ ore che quest’otta, mille dugento con sessanta sei anni compié che qui la via fu rotta. 114
L’attenzione torna sul dialogo di Malacoda con Virgilio: “Non si può andare oltre questo argine, perché il ponte giace spezzato sul fondo della bolgia. Ma se seguitate a camminare su questa roccia più avanti c’è un altro ponte. Proprio ieri, cinque ore prima di adesso, la via crollata ha compiuto mille e duecento sessanta sei anni” (parafrasi dei versi 106-114). Notevolissimo è il senso grottescamente ridicolo che Dante è riuscito a rendere con la sua poesia in questo dialogo: in tutto l’Inferno bene o male tutti vari guardiani e esseri diabolici hanno ceduto il passo, ma nessuno si è messo a dare informazioni “turistiche” ai due pellegrini tranne questo “povero diavolo”; inoltre il suo preciso riferimento orario ricorda la gag di un comico che con disinteresse snocciola un dato così esatto che sembra che non abbia pensato ad altro che a calcolarlo negli ultimi mille anni.
Il riferimento comunque è prezioso per datare l’epoca immaginata da Dante per il suo viaggio: se infatti egli riteneva che Gesù fosse morto a mezzogiorno del 25 marzo dell’anno 34 (il giorno della Crocifissione veniva a quel tempo fatto coincidere con l’anniversario dell’incarnazione), da questi versi risulta che in quel momento erano le sette del mattino del 26 marzo 1300[1] e che, di conseguenza, il viaggio dantesco iniziò il 5 marzo 1300. Anche se il passo in esame non fa riferimento ad alcuna solennità religiosa, ma fornisce semplicemente una misura di tempo precisa all’ora, alcuni commentatori, supponendo che Dante non considerasse in maniera “mobile” ma fissa la data della Pasqua, lo ritengono un indizio del fatto che egli si mise in viaggio di Venerdì Santo, cioè l’8 aprile 1300[2].
[bibl]Inferno – Canto ventunesimo, //it.wikipedia.org/w/index.php?title=Inferno_-_Canto_ventunesimo&oldid=42382081 (in data 14 novembre 2011).[/bibl]