Nazionalismo e imperialismo

Tra fine Ottocento e inizio Novecento:

•  Crescente partecipazione dello stato alla vita economica dei paesi industrializzati

•  La competizione per il controllo delle materie prime dei mercati diventa un problema politico

•  Gli stati più industrializzati iniziano a contendersi il controllo economico del mondo e a perseguire una politica di potenza

Passaggio del concetto di nazione all’ideologia del nazionalismo : lo stato esalta il concetto di nazione esasperando il comune sentimento di attaccamento del proprio paese e infondendo la convinzione della superiorità del proprio paese

Interventi dello stato per esaltare il concetto di nazionalismo:

•  Economia: protezione dei prodotti nazionali attraverso dazi, agevolazione delle industrie per mezzo di appalti e commesse

•  Istruzione: lotta contro l’analfabetismo rendendo obbligatoria e gratuita l’istruzione elementare, insegnamenti della lingua e della storia nazionale.

•  Feste

•  Sanità

•  Previdenza

La crescita del livello dell’istruzione media aumentò la diffusione della stampa diventando un fenomeno di massa. Ci furono progressi tecnologici come l’introduzione della rotiva a vapore e della linotype. L’enorme diffusione della stampa conferì ai giornali il potere di influire sull’opinione pubblica delle masse. Per questo motivo i governi si preoccuparono di controllare i contenuti dei giornali impedendo con la censura la pubblicazione di articoli sgraditi ai governi.

Nel XIX secolo l’ Inghilterra rappresentava la più grande potenza coloniale . Le colonie possedute erano di due tipi:

•  Colonie di popolamento : abitate in prevalenza da emigrati bianchi. Nel corso dell’Ottocento ottennero un’ampia autonomia politica-amministrativa

•  Colonie di sfruttamento : abitate in prevalenza dalle popolazioni locali. Queste colonie servivano a fornire materie prime e mercati alla madrepatria. Esse si trovavano sotto il controllo della Corona o di grandi compagnie commerciali appaltate.

Intorno al 1880 tutte le potenze mondiali avviarono una politica di massiccia espansione coloniale per:

•  Motivazioni di tipo economico : l’industrializzazione aveva coinvolto un numero sempre maggiore di stati, che dovevano procurarsi materie prime a buon mercato e trovare sblocchi commerciali. La crisi di sovrapproduzione aveva spinto ulteriormente a trovare nuovi compratori nelle terre d’oltre mare.

•  Motivazioni di tipo politico : in seguito alle esigenze nazionalistiche della politica di potenza, gli stati videro nella corsa coloniale un’ottima occasione per mostrare la propria superiorità coloniale

Così il colonialismo si trasformò in imperialismo

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