Sesso a scuola, punizione più severa per lei

Sorpresi a fare sesso nei bagni della scuola in un istituto superiore per ragionieri, un ragazzo e una ragazza entrambi di quindici anni sono stati sospesi, quattro giorni per lei, uno soltanto per lui.

La sospensione maggiore per la ragazza sembra essere dovuta al fatto che la ragazza si trovasse nei bagni riservati ai ragazzi.

La vicenda: un loro compagno di classe è entrato in bagno e dopo aver aperto la porta del bagno li ha colti in atteggiamenti inequivocabili, e dopo essere tornato in classe ha lasciato intuire ai compagni cosa stesse accadendo riferendo che “qualcuno in bagno si sta divertendo…”, ovviamente la notizia ha subito fatto il giro della scuola arrivando così al preside.

L’Unione degli Studenti commenta la punizione per i ragazzi come illeggittima e squilibrata, “Rispondere con il bigottismo e l’autoritarismo a una normale pulsione degli esseri umani è un qualcosa di assolutamente inutile”.

Cuori

Ecco il commento di Giuseppina Tucci, responsabile sessualità dell’Unione degli Studenti: “Non possiamo che esprimere sgomento, non per il fatto in sé, ma per la stigmatizzazione a cui lo stanno sottoponendo. Già di per sè bisognerebbe concentrare l’attenzione su una punizione evidentemente esagerata, illegittima e soprattutto squilibrata inflitta allo studente e alla studentessa. Ma più che scandalizzarsi del fatto che due adolescenti possano fare del sesso, c’è da vergognarsi del fatto che nelle scuole non si parli quasi per nulla di educazione sessuale, di prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze indesiderate.

Da anni ribadiamo la necessità di installare nelle scuole distributori automatici di contraccettivi, attivare corsi e percorsi di educazione alla sessualità e al sesso e attivare sportelli di consulenza psicologica e sessuale. Oltre il 70% degli adolescenti ha rapporti sessuali prima dei 14 anni, 86% di loro parla volentieri di ciò che riguarda la sessualità con gli amici, ma il desiderio di informarsi sull’argomento, magari a scuola da personale extra scolastico esperto, è condiviso dall’86%.

Con i genitori è sempre difficile parlare di sesso, tanto che solo il 27% ammette che le maggiori informazioni sul sesso gli sono state fornite dalla madre, mentre solo l’8% dal padre.

Tutto ciò va a scontrarsi con l’assenza di spazi per i giovani dove incontrarsi in intimità”.

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