Gli Stati Uniti nell’Ottocento

La guerra civile americana (1861)

Prima metà dell’Ottocento:

•  Intensa crescita demografica dovuta in gran parte alla massiccia immigrazione dall’Europa

•  Espansione dell’Unione Americana fino al Pacifico (ovest).

Nella seconda metà dell’Ottocento :

Stati del Nord:

•  Notevole incremento dell’industria

•  Crescita dei commerci

•  Prevalenza dei ceti urbani (imprenditori, commercianti e operai) che richiedevano riforme politiche affinché l’Unione Americana decollasse economicamente.

Stati del Sud:

•  Prevalentemente agricoli (tabacco, cotone)

•  Condizione irrinunciabile del potere dei grandi proprietari terrieri era la schiavitù.

Cause della guerra civile :

•  Contrasto economico tra nord e sud

•  Politica economica: – protezionismo al nord

– liberalismo al sud

•  Schiavitù: – nord aveva bisogno di manodopera

– sud aveva bisogno di manodopera gratuita (schiavi)

Nei territori dell’Ovest queste tensioni si acutizzarono finché gli Stati del Sud attuarono una secessione (confederazione del Sud). Lincoln iniziò la guerra di secessione a cui seguì l’emancipazione degli schiavi che si arruolavano. Nella prima fase i sudisti, guidati da Lee, si imposero sui nordisti che però vinsero a Gettysburg e conclusero vincitori la guerra.

Espansione verso Ovest

Vastissime aree dell’ovest ricche di pascoli, di terre fertili, di giacimenti minerari attirarono un numero enorme di agricoltori, allevatori ed operai anche dall’Europa. Ciò determinò lo spostamento sempre più a Ovest della frontiera, cioè delle terre popolate e colonizzate dai bianchi. L’assegnazione gratuita di ottanta ettari di terra a chiunque li volesse coltivare, stimolò all’occupazione di territori occidentali e all’aumento di stati federali. Conseguenza della colonizzazione fu lo sterminio dei pellerossa.

La società fra Ottocento e Novecento

La società americana era costituita da individui di razza, religione, lingue e tradizioni diverse che riuscirono a convivere grazie alla larga autonomia concessa alle comunità locali, ma nello stesso tempo al forte potere federale del Presidente e del Congresso. I partiti politici erano due: il Partito democratico, nel quale si riconoscevano i ceti agricoli del sud e quelli più poveri del nord, e il Partito repubblicano che, espressione degli interessi della borghesia industriale e delle classi medie, favorì le attività industriali e finanziarie anche attraverso il protezionismo. Gli esponenti della piccola proprietà contadina e i ceti medi diedero vita al movimento populista favorendo al liberalismo che mirava ad attuare riforme sociali.

La maggiore potenza mondiale

Fattori che portarono negli ultimi decenni dell’Ottocento gli Stati Uniti ad essere la prima potenza industriale :

•  Investimenti nell’ovest

•  Abbondanti materie prime del nord

•  Rete ferroviaria in espansione

Gli Stati Uniti poggiavano su un’economia autosufficiente che produceva la quasi totalità dei beni richiesti sul mercato interno. Un gruppo ristretto di individui avevano concentrato la produzione industriale e influenzavano la politica e la finanza.

Infatti, la crescita economica non aveva avvantaggiato i lavoratori finché non furono eletti Roosevelt e Wilson che:

•  Limitarono la concentrazione dei capitali

•  Introdussero il suffragio femminile e l’elezione diretta dei senatori

•  Liberalizzarono il mercato.

In politica estera Roosevelt si mostrò imperialista ed espansionista, mentre Wilson impiegato in una visione più pacifica e democratica

 

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