Il problema degli universali

Isagoghe di Porfirio

  • gli universali sono realtà sussistenti di per sé o delle semplici categorie mentali?
  • se sono delle realtà, hanno una natura corporea o incorporea? (esistono come “conceptus mentis, concetti della nostra mente, o esistono anche nella realtà?)
  • se sono incorporee, esistono separatamente dalle cose sensibili o sono intrinsecamente uniti? (esistono separati dalle cose, come le idee platoniche, o dentro le cose, come le forme aristoteliche?)

Boezio (tesi aristotelica):

  • è impossibile di attribuire una realtà sostanziale alle idee di genere e specie che, essendo comuni ad interi gruppi di individui, non possono essere esse stesse degli individui e tanto meno alle sostanze sensibili
  • Infatti se gli universali fossero soltanto delle semplici nozioni mentali e non avessero alcun riferimento alle cose esistenti, il nostro pensiero non avrebbe in tal caso nessun oggetto reale e quindi, pensandoli, non penserebbe nulla.
  • Quindi é evidente che gli universali devono essere sempre dei termini di pensiero corrispondenti a delle realtà e che quindi il problema della loro natura coinvolge tutto quanto il significato ed il valore della conoscenza umana

Boezio (tesi personale):

  • Il nostro intelletto é capace di astrarre dalla visione confusa delle cose particolari, presentate dai sensi, alcune proprietà fondamentali comuni ad un’intera classe o gruppo d’individui.
  • La facoltà astrattiva dell’intelletto é capace di estrarre dagli individui concreti le forme o nozioni astratte definite nei concetti universali (universalia subsistunt ergo circa sensibilia, intelliguntur autem praeter corpora)

Realismo (gli universali esistono fuori dall’anima):

  • estremo (Anselmo, Guglielmo di Champaux)
    • platonico – neoplatonico – agostiniano
    • gli universali godono di una consistenza ontologica propria => esistono separatamente (ante rem) rispetto alle realtà mutabili di cui sono gli immutabili prototipi
    • universale = idea / modello ante rem con cui Dio ha creato il mondo
    • “uomo” é realtà essenzialmente identica per tutti gli uomini
  • moderato (Tommaso d’Aquino)
    • aristotelica
    • gli universali non esistono ante rem ma in re, cioè esistono come forma o essenza intrinseca degli individui

Nominalismo (gli universali non esistono fuori dall’anima):

  • estremo (Roscellino)
    • Concetti universali non corrispondono a realtà universali, ma rappresentano soltanto nomi => l’essere esiste solo in forma individuale (nihil est praeter individuum)
    • universali = flatus vocis
  • moderato (Ockham)
    • gli universali non sono in res ma in intellectu
    • universali = segni mentali

Abelardo:

  • universale non é né una realtà, né un puro nome
  • universale é un sermo (discorso) che indica la cosa significata

Tommaso d’Aquino:

  • universale é in re (nella cosa), post rem (elaborato con l’esperienza), ante rem (nella Mente divina, come modello delle cose create)

 

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