Seconda rivoluzione industriale
- Coinvolge stati Uniti e stati europei => estensione molto più ampia
- Coinvolge diversi settori (chimico, meccanico, elettrico e poi delle telecomunicazioni) => base scientifica e forte influsso sulla società
- Energia elettrica (centrali idroelettriche, termoelettriche)
- Nasce l’acciaio (lega) Bessmer, utilizzo del petrolio
- Industria farmaceutica (Bayer)
- Agricoltura => fertilizzanti chimici
- Medicina (avvento degli anestetici, analgesici; sterilizzazione)
- Lampadina, telefono (Meucci),
- Motore a scoppio
- Dinamo (Simens), alta tensione (Ferraris)
- Sviluppo delle vie e dei mezzi di comunicazione (favorisce il commercio e il trasporto di materie prime)
- Stampa e sport di massa
- Sviluppo ed espansione della finanza (banche finanziarie, nascita delle S.p.a.) con conseguente potenziamento della borsa
- Passaggio dal bimetallismo al monometallismo che facilita gli scambi
- Grande sviluppo dell’economia, creazione ingenti capitali (destinati alle colonie e borsa)
- Imperialismo – ricerca di nuovi mercati e materie prime
Tra fine Ottocento e inizio Novecento: l’Europa e il mondo intero vengono coinvolti da trasformazioni che coinvolgono l’economia planetaria, la società e la vita quotidiana di grandi masse di popolazione.
Nella civiltà occidentale i prodotti dell’industria alimentano consumi sempre nuovi e le grandi masse iniziano ad emergere come le vere protagoniste dello scenario sociale e politico del mondo moderno.
Decenni centrali dell’Ottocento: prima fase di industrializzazione , fondata sui settori tessile e trasporto ferroviario .
Paesi coinvolti : Inghilterra, in seguito Belgio, Francia e Germania. L’Europa rimane comunque un continente prevalentemente agricolo.
Ultimi decenni dell’Ottocento: seconda rivoluzione industriale .
– L’industria aumentò il proprio peso sull’economia a discapito dell’agricoltura
– L’industrializzazione coinvolse nuove potenze, come Stati Uniti e Giappone.
Innovazioni tecnologiche :
1) acciaio : costruzione di macchinari e motori più solidi e precisi. Henry Bessemer inventa una macchina in grado di trasformare la ghisa in acciaio. Verso la fine del secolo, l’industria siderurgica e meccanica hanno un enorme sviluppo.
2) industria chimica : produzione di concimi naturali, di coloranti sintetici, di medicinali e di materie plastiche.
3) elettricità : grazie alla dinamo e al trasformatore, illuminazione elettrica, invenzione dei tram elettrici. Utilizzo di centrali idroelettriche e termoelettriche.
4) petrolio : invenzione motore a scoppio
Effetti :
• ingigantimento delle industrie con enormi concentrazioni di uomini
• sviluppo di colossi industriali, non più di aziende guidate da piccoli imprenditori
• lavoro nelle officine meccanizzato. Nascita della catena d montaggio
• imponente sviluppo per azioni
1873 – 1896: ” La grande depressione “: periodo di assestamento, che ebbe l’effetto di portare il sistema economico verso nuovi equilibri.
Nella prima industrializzazione lo sviluppo dell’Europa era basato sul libero mercato : le grandi potenze industriali avevano abolito le barriere doganali e la libera concorrenza determinava il successo delle merci che venivano vendute a prezzi inferiori, cioè le merci prodotte dai paesi più evoluti.
Nuove potenze, come gli Stati Uniti, iniziarono ad alterare l’equilibrio del mercato Europeo mandando in crisi soprattutto l’agricoltura. Negli Stati Uniti nelle grandi piantagioni si era affermata un’agricoltura basata sull’uso delle macchine, che permetteva di produrre grandi quantità di cereali a costi molto ridotti. Quando il grano americano arrivò in Europa, molte aziende non riuscirono a reggere la concorrenza e dovettero emigrare verso terre lontane.
Mentre negli stati Uniti i progressi tecnologici erano utilizzati nell’agricoltura, in gran parte dell’Europa l’agricoltura era rimasta con tecniche tradizionali. Così nei paesi meno industrializzati avvenne un grave problema sociale : mancando un’industria capace di assorbire grandi quantità di manodopera, molte persone rimasero senza lavoro.
L’emergere di nuove potenze come la Germania, gli stati Uniti, il Giappone, la Svizzera e in seguito la Russia e l’Italia, causarono subito come primo effetto la sovrapproduzione . Con l’aumento delle nazioni industriali aumentarono il numero di merci prodotte e quindi molte di esse restavano invendute. Così le imprese iniziarono a licenziare una parte della manodopera peggiorando ulteriormente la situazione.
La grande depressione colpì soprattutto le nuove potenze:
In Germania e negli stati Uniti investirono i propri fondi in titoli di azioni, ma a causa dei titoli azionari molte persone persero il proprio denaro.
Le potenze giovani comunque furono quelle che si ripresero meglio perché seppero adeguarsi alle nuove esigenze del mercato.