S. Anselmo

S. Anselmo

  • credo ut intellegam: non si può capire nulla senza la fede; fede e ragione sono inscindibili
  • prove dell’esistenza di Dio:
    • prova a posteriori (argomento dei gradi): nel mondo vi sono molte cose più o meno buone, ma assolutamente buone né cattive. Il bene assolute, che deve essere la misura del grado di bontà deve essere dunque Dio
    • prova ontologica (argomento ontologico): si passa dal semplice concetto di Dio alla dimostrazione della sua esistenza.
      Chi nega l’esistenza di Dio deve avere il concetto di Dio, dato che non si può negare qualcosa di cui uno non possa pensare
      Il concetto di Dio é il concetto “di cui non si può pensare nulla di maggiore” (quo maius cogitari nequit)
      Quindi non può esistere solo nell’intelletto perché altrimenti si potrebbe pensare che esista in realtà (che sia maggiore) => ciò di cui non si può pensare nulla di maggiore non esiste nell’intelletto, ma nella realtà
  • Proprietà di Dio devono essere considerate quidditativamente, non qualitativamente => Dio non é giusto, ma é la giustizia
  • L’uomo ha conservato dopo il peccato universale la libertà, intesa come capacità positiva nel conservare la giustizia data da Dio all’uomo con la creazione. Col peccato la giustizia si allontana da lui, ma solo con la grazia divina può riacquistarla.

 

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