La Germania nazista
La fine della Repubblica di Weimar
Nel 1918 in Germania era stata proclamata la Repubblica di Weimar che non ebbe vista facile in quanto gravata dai contrasti tra nazionalisti e comunisti oltre che dalla grave crisi economica. Un governo di coalizione (socialdemocratici, cattolici e liberali) tentò di rafforzare la democrazia tedesca, ma il crollo della Borsa di New York fece precipitare la situazione economica e si ebbe una svolta autoritaria. Il malcontento popolare favorì l’affermazione della destra nazionalista organizzata intorno al partito nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi presieduto da Hitler , sostenitore di una politica violentemente nazionalista e razzista. Grazie all’appoggio della piccola e media borghesia e di moltissimi disoccupati, Hitler ottenne la maggioranza relativa in parlamento e la carica di cancelliere (capo del governo).
La dittatura nazista
Hitler :
• realizzò la dittatura del partito nazista perseguitando i suoi oppositori politici con l’intervento delle SS e della Gestapo e con l’aiuto dei capi di concentramento
• fece dar fuoco alla sede del parlamento
• cominciò a bruciare pile di libri dell’Università di Berlino
• soffocò le proteste di cattolici, comunisti e democratici
• diede inizio ad una massiccia propaganda ideologica fondata sulla superiorità della razza ariana e della sua missione per rafforzare il regime
Con l’appoggio dei grandi industriali, l’industria ebbe un grande impulso con ripercussioni positive sull’occupazione nonostante la repressione dei sindacati e delle lotte sociali.
Per rilanciare la grandezza tedesca e ottenere l’egemonia sull’Europa, la politica del riarmo mirò a sviluppare l’industria bellica e con il potenziamento dell’agricoltura a garantire l’autosufficienza alimentare.
L’Europa dei fascismi
In Europa il pericolo per la democrazia rappresentato dalla diffusione delle dittature di stampo fascista fu sottovalutato dalle potenze democratiche (Gran Bretagna e Francia) che non fecero nulla per fermare Hitler.
In Spagna la Repubblica si era indebolita per i contrasti della coalizione democratica di cui approfittarono nazionalisti e reazionari per dare inizio ad una sanguinosa guerra civile capitanata dal generale Franco . Ciò rappresentava il primo conflitto della democrazia contro i fascismi di Hitler e di Mussolini che inviarono uomini e mezzi. I governi occidentali non intervennero militarmente e le forze repubblicane furono aiutate dai volontari antifascisti italiani, democratici, inglesi e americani.
Con la vittoria di Franco si istituì un regime dittatoriale , mentre Mussolini ed Hitler creano l’Asse Roma – Berlino con un impegno di Italia e Germania contro il pericolo bolscevico.
I “nemici” del regime nazista
Hitler voleva liberarsi del popolo ebraico poiché le principali banche tedesche erano in mano agli ebrei e pertanto li accusava di aver macchiato la purezza della razza ariana. Nel 1935 furono promulgate le leggi di Norimberga che escludevano gli ebrei dal diritto di voto, da tutti i pubblici impieghi, dal commercio e dall’editoria e li obbligavano a portare la stella ebraica. In seguito con la deportazione in massa nei campi di concentramento la persecuzione diventò genocidio . Mussolini assecondò le scelte tedesche e il popolo italiano fu in parte corresponsabile.
Per affermare la propria assoluta superiorità e predestinazione a comandare, Hitler voleva riconquistare lo ” spazio vitale” tedesco molto ristretto, molto ridotto dalla pace di Versailles.
Il principale nemico era la Russia sovietica che avrebbe fornito immensi territori, grandi quantità di materie prime ed enormi masse di schiavi. Pertanto firmò con l’Italia e il Giappone il patto anti – Comintern costituendo l’Asse Roma – Berlino – Tokyo .
Verso la conquista dell’Europa
Dal 1935 Hitler allargò i confini tedeschi con annessioni dei paesi confinanti con plebisciti o interventi militari. La Saar e la Renania garantivano le comunicazioni con il mare del nord e anche l’annessione dell ‘Austria non provocò la reazione delle potenze europee. Con l’inserimento dei Sudati , giustificata dalla nazionalità tedesca, le nazioni europee intervennero sperando di soddisfare il desiderio tedesco di conquista e “sacrificarono” la Cecoslovacchia .
Solamente in seguito ad un ulteriore occupazione della Boemia e della Moravia , la Gran Bretagna minacciò di intervenire in difesa della Polonia, tappa successiva dell’espansione verso est. In realtà Hitler voleva Danzica come sbocco al mare (della Polonia) e quindi sottoscrisse un patto d’acciaio con Mussolini che aveva annesso l’Albania all’impero.