Democrazie e totalitarismi

L’Unione Sovietica da Lenin a Stalin

Per cercare di risollevare la disastrosa situazione economica russa, Lenin:

•  attuò il comunismo di guerra , consistente nella requisizione di tutti i prodotti agricoli, nella limitazione del commercio privato e nella nazionalizzazione delle industrie

•  adottò una nuova politica economica (NEP) con cui cercò di far convivere il socialismo con l’iniziativa privata permettendo una certa libertà ai contadini

•  diede vita alla Terza Internazionale per organizzare tutti i movimenti operai e rivoluzionari delle terre

•  creò l’Urss , una federazione di stati diversi per lingua e tradizioni, autonomi, ma controllati dal governo di Mosca

I successori di Lenin, Trozky (sostenitore dell’estensione del modello bolscevico a tutto il mondo) e Stalin (fautore del consolidamento dello stato russo) iniziarono una lotta per il potere che terminò con la vittoria di Stalin e l’instaurazione di una violentissima dittatura personale.

La politica economica di Stalin

In seguito alla NEP i Kulaki (contadini, proprietari) si erano arricchiti con la vendita dei prodotti agricoli assumendo una certa importanza sociale. Stalin decise di arginare il loro potere deportando nei gulag (campi di concentramento) in Siberia milioni di persone e collettivizzando le terre trasformate in kolchoz (aziende agricole con terreni coltivabili) e sochov (aziende statali). Le conseguenze furono una carestia disastrosa, l’esodo dalla campagne con costi economici ed umani elevatissimi.

L’interesse principale di Stalin fu di sviluppare l’industria e stabilì una rigida pianificazione dell’economia in cui lo stato decideva rigide modalità di produzione attraverso piani quinquennali.

I settori siderurgici, meccanico ed in seguito bellico furono potenziati grazie anche agli enormi sacrifici degli operai con salari bassissimi, orari di lavoro massacranti e beni razionati.

La dittatura stalinista

Il regime staliniano si fece sempre più dispotico con la persecuzione dei vecchi capi bolscevichi e dei militari. Ebbe inizio la ” grande purga ” in cui furono massacrati o internati nei gulag milioni di persone. Il potere personale di Stalin fu rafforzato anche attraverso la propaganda in cui si presentava come artefice della grandezza sovietica.

Nel 1936 Stalin emanò la costituzione in cui sosteneva di aver realizzato uno stato socialista senza classi sociali e senza sfruttamento. In realtà si trattava di una dittatura fondata sulla soppressione di ogni forma di libertà e sul rigido controllo da parte del potentissimo partito comunista, di organizzazioni politica e sociale

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